Vintage Violence. La strana violenza del cinema di Losey
DOI:
https://doi.org/10.7203/eutopias.0.18750Parole chiave:
iolencia, Semiótica, Teoría de la enunciación, Dispositivo figural, Gilles Deleuze, Louis Marin, Joseph LoseyAbstract
Poiché i testi sulla violenza tendono a non interrogarsi sul senso di questo concetto, l’articolo prova a delinearne una definizione attraverso la lettura di qualche classico e di voci dizionariali, per proporre una caratterizzazione della violenza come dispositivo semiotico, di ordine figurale, che articola due diverse figure di aggressione («lacerazione»/«costrizione») contro una soglia «convenzionale». Questa ipotesi viene sviluppata analizzando i film di Losey, in cui la violenza appare sotto molteplici forme, pur senza mostrarsi come totalmente esplicita o spettacolare. L’articolo riprende l’analisi di Gilles Deleuze in L’image-Mouvement, in cui la violenza viene essenzialmente ricondotta al corpo dell’attore e alla sua capacità di vibrare sotto la forza delle pulsioni. Nel cinema di Losey ci sono però anche altre espressioni di violenza, che l’articolo cerca di descrivere con l’ausilio del dispositivo proposto. Infine, l’articolo si sofferma su The Lawless, film che viene assunto come riflessione meta-teorica sulla costituzione della violenza, attraverso un gioco di intrecci tra la dimensione enunciativa e quella enunciazionale.
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