L'apparizione della serpe ne «La faula» di Guillem de Torroella: folclore, politica e tecnica letteraria

Autors/ores

  • Anna Maria Compagna Università degli Studi di Napoli Federico II

DOI:

https://doi.org/10.7203/caplletra.62.9574

Paraules clau:

letteratura catalana medievale, letteratura francese medievale, leggenda arturiana, Guillem de Torroella, animali che parlano, serpe, fonti folcloriche, significato politico

Resum

Sommario: Vissuto probabilmente fra il 1350 e il 1375, Guillem de Torroella è un nobile maiorchino coinvolto nel crollo del regno autonomo, reintegrato nella corona catalano-aragonese. Egli scrive un racconto in versi (1265, secondo l’unico manoscritto che contiene il testo per intero: 938 in lingua catalana e 327 in lingua francese). Si tratta de La faula, che narra un viaggio dell’autore sul dorso di una balena all’Isola Incantata. Qui Guillem incontra una serpe, che gli rivelerà come lì abbia trovato rifugio Artù dopo la battaglia di Salisbury. Per la serpe è possibile individuare fonti folcloriche locali (della zona di Girona) e le sue parole in francese sono un ulteriore indizio del possibile impegno politico del testo letterario.

Parole chiave: letteratura catalana medievale, letteratura francese medievale, leggenda arturiana, Guillem de Torroella, animali che parlano, serpe, fonti folcloriche, significato politico.

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Publicades

05.06.2017

Com citar

Compagna, A. M. (2017). L’apparizione della serpe ne «La faula» di Guillem de Torroella: folclore, politica e tecnica letteraria. Caplletra. Revista Internacional De Filologia, (62), 153–169. https://doi.org/10.7203/caplletra.62.9574
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