Medea in controluce: La infanticida di Caterina Albert (1898) e un’infanticida ad Alghero nel 1735
DOI:
https://doi.org/10.7203/scripta.20.25854Resum
Riasunto: L’articolo focalizza il discorso su come sia la letteratura che le realtà marginale della microstoria si connettano fra loro e si possano collegare col mito, anche singolarmente. Si pensi a La infanticida di Caterina Albert (1898) e a un infanticidio attestato ad Alghero nel 1735. Nelle due protagoniste è possibile vedere Medea in controluce? Nel primo caso una realtà documentata attraverso la letteratura si connetterebbe al mito. Nel secondo una microstoria si collegherebbe direttamente al mito, senza passare attraverso la letteratura. Il mito non è in primo piano, non è il mezzo per rappresentare, condannare una realtà atroce sublimandola, come in Ovidio, ma esso appartiene al contesto culturale entro il quale la società si muove, costituendone l’atmosfera non sempre percepita, anche se presente. Il percorso è inverso: non più dal mito letterario alla realtà, ma dalla realtà storica al mito, sia pure attraverso la letteratura, a ulteriore conferma di come miti e leggende stiano a fondamento della cultura mediterranea, e non solo. E, infine, un altro dubbio: in questo ipotetico riferimento al mito classico e mediterraneo, si può vedere nell’Albert, sempre in controluce, un anticipo di Noucentisme?
Parole chiave: La infanticida, Caterina Albert, processi dell’Inquisizione, Medea, microstoria, letteratura, mito.
Abstract: The article focuses the discussion on how both literature and the marginal realities of micro-history connect with each other and with myth, even individually. Think of Caterina Albert’s La infanticida (1898) and an infanticide attested in Alghero in 1735. In the two protagonists, is it possible to see Medea in backlight? In the first case, a reality documented through literature would be connected to the myth. In the second, a micro-history would connect directly to the myth, without going through literature. The myth is not in the foreground, it is not the means to represent, condemn an atrocious reality by sublimating it, as in Ovid, but it belongs to the cultural context within which society moves, constituting its atmosphere that is not always perceived, even if present. The path is reversed: now, no from literary myth to reality, but from historical reality to myth, albeit through literature, further confirming how myths and legends are at the foundation of Mediterranean culture, and beyond. And, finally, another doubt: in this hypothetical reference to the classical and Mediterranean myth, can we see in the Albert, always in backlight, an anticipation of Noucentisme?
Keywords: La infanticida, La infanticida, Caterina Albert, trials of the Inquisition, Medea, micro-history, literature, myth.
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