Un soldato-poeta tra poeti-soldati: Giulio Camber Barni scrive in trincea le poesie di La Buffa

Autori

  • Giorgio Taffon

Parole chiave:

Giulio Camber Barni, Prima Guerra Mondiale, Irredentismo, Poesie, Vita in trincea

Abstract

Giulio Camber Barni fu autore di sole due raccolte poetiche, di cui la prima, La Buffa (soprannome della Fanteria), è la più importante. Le sue poesie costituiscono un documento esemplare e una testimonianza di altissimo valore di come un ufficiale italiano irredentista, nato a Trieste (1891), militare nell’esercito italiano, ha condiviso coi suoi soldati la terribile esperienza della vita in trincea, coi suoi dolori, le paure, le speranze, le prove di coraggio, il rischio di morire, le brevi pause di serenità e comunanza affettuosa.

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Biografia autore

Giorgio Taffon

É docente di Letteratura Teatrale Italiana e di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea presso il Collegio Didattico in DAMS, della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma Tre. Si è occupato e si occupa, nei suoi studi, di poesia, di drammaturgia e di teatro. Ha pubblicato, tra gli altri, i seguenti volumi: L'atelier di Montale. Sul poeta, sul prosatore, sul critico, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1990; Lo scrivano, gli scarrozzanti, i templi. Giovanni Tesori e il teatro, Roma, Bulzoni, 1997; Maestri drammaturghi nel teatro italiano del '900. Forme, tecniche, invenzioni, Laterza, Roma-Bari, 2005. Collabora con diverse riviste e periodici accademici e non, e con l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Ha iniziato la sua attività di drammaturgo e di "pedagogo" teatrale alla fine degli anni '80 organizzando rassegne, laboratori, seminari a Roma e provincia, in stretto contatto con artisti e docenti appartenenti all'ISTA, fondata e diretta da Eugenio Barba. Il suo testo Gerusalemme addio!, coautore Blasco M. Marotta, ispirato alla vita di T.Tasso, è finalista nel 1984 ai premi IDI e Flaiano. Nel 1985-86 scrive e realizza lo spettacolo, assieme a B.Marotta, Grand Molière, per la regia di B.Morassi del Teatro l'Avogaria di Venezia, che raggiunge quasi un centinaio di repliche. Vengon opiù volte messi in scena alcuni suoi atti unici (tra cui Due nel parco, Quell'ombra di donna, coautore B.Marotta, Il primo treno dell'alba). Nel 1995-96 vince il premio RAI-IDI per radiogrammi con Quartetto a Sarajevo, presentato in forma di mise en espace al Festival di Todi. Collabora da alcuni anni come critico teatrale e recensore di novità librarie a varie riviste di teatro tra cui Ridotto (mensile della SIAD, di cui è socio e consigliere direttivo), Primafila, In scena; partecipa come critico a rubriche RAI dedicate alle attività teatrali. Attualmente si dedica anche alla scrittura narrativa

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Pubblicato

2018-01-25

Come citare

Taffon, G. (2018). Un soldato-poeta tra poeti-soldati: Giulio Camber Barni scrive in trincea le poesie di La Buffa. Zibaldone. Estudios Italianos, 6(1), 38–50. Recuperato da https://turia.uv.es/index.php/zibaldone/article/view/11051
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