La lingua del corpo. Il teatro di Davide Enia
Parole chiave:
Teatro di narrazione, Dialetto, Drammaturgia d’attore, Monologo, LampedusaAbstract
Davide Enia è uno degli autori-attori più significativi del cosiddetto “teatro di narrazione”: il presente articolo ne ripercorre la carriera e la produzione, a cominciare dagli esordi nei primi Duemila fino al recente L’abisso (2018), derivato da una riduzione del romanzo dello stesso Enia intitolato Appunti per un naufragio. Infine, si analizza la “lingua del corpo” che l’autore-attore elabora per le sue affabulazioni monologiche: si tratta di un’espressione ambivalente, dal momento che si riferisce a quell’impasto di dialetto e lingua nazionale di cui Enia si serve sulla scena (ma anche nella pagina a stampa), ma al contempo indica il peculiare “parlare con le mani” dello stesso performer, che accompagna l’esposizione orale del testo con una gestualità iperrealistica, iperbolica, fumettistica.
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