Roberto Deidier (Roma, 1965)
Parole chiave:
poesía, Roberto DeidierAbstract
No recuerdo cómo empezó, ni siquiera recuerdo si hubo un verdadero comienzo. Por mi carácter soy propenso a la sorpresa, por lo tanto no amo proyectos, estrategias, prospectivas, y soy ajeno a cualquier tipo de mercadeo. Hay un hermoso poema de Kavafis que habla de esto, de no disipar la vida en negocios y comercios: no me costó tomarlo en serio.
Los grandes descubrimientos vinieron con las informaciones que encontré en los manuales de la carrera de Letras. En las aulas de la Universidad «La Sapienza» tuve encuentros importantes: Montale y la poesía del siglo XX, además de Baudelaire y los simbolistas. Encontré a Saba y Penna, Sbarbaro, hasta llegar a Pasolini, Rosselli, Giudici, Fortini.
También amé los talleres más lejanos: los ingleses, la generación de Auden, los norteamericanos (Berryman, Penn Warren, Wallace Stevens, William Carlos Williams), la gran poesía del Este (Anna Ajmátova, Mi?osz y Brodsky). Y los clásicos de la antigüedad, releídos sin miedo a un examen de gramática. Mis poemas se recogen en tres libros: Una stagione continua (2002), Il primo orizzonte (2002), Solstizio (2014). www.robertodeidier.it
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