Governance della zona euro. Verso la fine della democrazia?

Autori

  • Catherine Mathieu Observatoire français des conjonctures économiques, Francia
  • Henri Sterdyniak Observatoire français des conjonctures économiques, Francia

DOI:

https://doi.org/10.7203/eutopias.0.18687

Parole chiave:

UE, democracia, austeridad, soberanía, federalismo, tecnocracia

Abstract

L’Unione europea è un edificio in perpetua costruzione, i cui architetti non si accordano sui progetti. Per i federalisti, l’Europa deve progressivamente concentrare un gran numero di competenze. Per i partigiani dell’Europa delle nazioni, l’Europa deve conservare un funzionamento intergovernativo, il suo ambito d’intervento deve essere circoscritto. Nei due casi, si pone la questione della democrazia. I Paesi dell’Europa rimangono molto diversi, nelle loro istituzioni, nei loro sistemi sociali e fiscali, nelle loro situazioni congiunturali, nei loro problemi strutturali, nei loro dibattiti politici. Le decisioni importanti possono prese a livello europeo, che sia da un Governo europeo, da un Parlamento europeo o dai capi di Stato, senza il parere (o addirittura contro il parere) della popolazione coinvolta? Ne è terribile esempio l’accordo imposto alla Grecia nell’estate 2015. L’articolo presenta un’analisi critica dell’evoluzione della governance nell’ambito della zona euro.

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Pubblicato

2016-07-10

Come citare

Mathieu, C., & Sterdyniak, H. (2016). Governance della zona euro. Verso la fine della democrazia?. EU-topías, Rivista Di interculturalità, Communicazione E Studi Europei, 11, 101–114. https://doi.org/10.7203/eutopias.0.18687
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    187
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