Immaginario brasiliano nella pandemia – «bestiame» o «yacaré»

Abstract

Questo testo offre un percorso interpretativo dei prodotti culturali emersi dalle reti sociali nel contesto del dibattito politico brasiliano durante la pandemia e che hanno avuto come riferimento la figura di Jair Bolsonaro. Attraverso il quadro teorico della Semiotica Psicoanalitica, si contrappongono discorsi e profili identitari presenti in diversi ambiti psicosociali per indagare la mitogenesi culturale alla luce del fenomeno della «cultura della cancellazione». L’analisi entra nel merito dell’uso di significanti come «bestiame», «immunità di gregge», «trasformarsi in alligatore», «recinto di bestiame», «latte», tra altri presenti nelle narrazioni della pandemia. La rappresentazione di Bolsonaro si articola con l’idea del «padre dell’orda primitiva» in Freud e in riferimento all’Altro lacaniano. Concetti quali unheimlich, das Ding e abiezione sono considerati in dialogo con la teoria sferologica di Sloterdijk per costruire una panoramica contemporanea di alcuni affetti e sentimenti coinvolti nella simbolizzazione e risignificazione dal contesto semiotico mediato dai social network. Si considerano le fake news e la post-verità nella manipolazione politica dell’iscrizione immaginaria (come oggetti storici) prestando attenzione la produzione di narrazioni mitologiche mirate ai processi di identità psicosociali per aumentare la sfera di sostenitori. L’articolo sottolinea le emozioni di paura e la ricerca dell’immunità come elementi articolatori di diverse sfere politiche in Brasile e delle dinamiche discorsive tra di esse.