Irredentismo Italiano (1880 – 1915). Irredenti, irredentisti e irredenti irredentisti

Autori

  • Renate Lunzer

Parole chiave:

Irredentismo italiano, Redenzione, Trento, Trieste, Gabriele D’Annunzio

Abstract

Dopo una breve spiegazione del termine e del fenomeno storico “irredentismo italiano” l’articolo verte sul concetto della “redenzione” nel senso politico e (pseudo) religioso. Sacerdote e cantore più efficace di questa fascinosa ambiguità risulta Gabriele D’Annunzio, che saldò il mito nazionale con quello soteriologico. Uno sguardo sulle città simbolo dell’irredentismo, Trento e Trieste, si arresta su due figure di spicco o, se si vuole, due martiri: Guglielmo Oberdan, attentatore senza attentato a Francesco Giuseppe, e Cesare Battisti, protagonista di una vera tragedia tra socialismo internazionale e interventismo guerriero del 1915. Voci di intellettuali e scrittori italiani e austriaci accompagnano le varie vicende del movimento irredentista italiano anche oltre il 1918, fino all’irredentismo inverso dei sudtirolesi degli anni 1960/70. Infine si commemora una politica che ha il coraggio di non credere in “redenzioni” e di contentarsi del “parecchio” che si ottiene senza spargimento di sangue.

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Biografia autore

Renate Lunzer

Università di Vienna (Austria)

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Pubblicato

2018-01-25

Come citare

Lunzer, R. (2018). Irredentismo Italiano (1880 – 1915). Irredenti, irredentisti e irredenti irredentisti. Zibaldone. Estudios Italianos, 6(1), 14–25. Recuperato da https://turia.uv.es/index.php/zibaldone/article/view/11050
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