La comunidad de los vivientes
DOI:
https://doi.org/10.7203/zibaldone.12.29978Parole chiave:
Viaje, Tecnocracia, Transcendencia, Libertad, CivilizaciónAbstract
La comunidad de los vivientes, libro de Idolo Hoxhvogli, propone una reflexión sobre la condición humana a partir de temas como la alienación, el control y la falta de sentido de la vida contemporánea. El viaje no es solo físico, sino simbólico, consciente de lo invisible y del misterio. El sujeto, nómada y necesitado de trascendencia, es asfixiado por la tecnocracia. El hombre se remodela para estar supeditado al poder. La libertad individual y los derechos naturales se comprimen. La civilización adquiere el aspecto de una distopía en la que la vida social se desvincula de la naturaleza, la belleza, la identidad personal y la memoria histórica. En una sociedad así, el hombre encuentra un espacio para sí mismo en la soledad. El redescubrimiento de la espiritualidad alimenta la esperanza. La cruz de Cristo, a pesar de su fragilidad, abre una puerta a la redención.
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