Una letteratura a quarantacinquemila chilometri di distanza: la riflessione di Calvino sul paesaggio-mondo tra vocazione etica ed estetica

Autori

  • Beatrice Mastrangeli Università di Roma Sapienza

Parole chiave:

Calvino, paesaggio, ambiente, paesaggio-mondo, environmental humanities

Abstract

La centralità dello sguardo in Italo Calvino si sviluppa parallelamente alla riflessione su paesaggio e ambiente. Un esercizio complesso di costruzione e decostruzione al tempo stesso, che è volto a restituire un'immagine dinamica del mondo che concili qualità etiche ed estetiche. Una ricerca che tende concretamente alla edificazione di un paesaggio-mondo e di una scrittura-mondo, in grado di consegnare la letteratura a un rinnovato dialogo con la realtà sensibile e in grado di riscattare il potenziale critico dell'immaginazione e la sua capacità di ripensare il reale. Calvino, pertanto, ci invita a ripensare la funzione estetica dell'immagine e della parola come strumento sempre nuovo di consapevolezza e di "militanza" etico-politica.

 

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Biografia autore

Beatrice Mastrangeli, Università di Roma Sapienza

Laureata in Filologia moderna presso l'Università di Roma Sapienza

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Pubblicato

2023-12-30

Come citare

Mastrangeli, B. (2023). Una letteratura a quarantacinquemila chilometri di distanza: la riflessione di Calvino sul paesaggio-mondo tra vocazione etica ed estetica. Zibaldone. Estudios Italianos, 11, 46–60. Recuperato da https://turia.uv.es/index.php/zibaldone/article/view/27142
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    218
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Fascicolo

Sezione

Dossier Monografico

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