Christian Boltanski e la memoria degli oggetti

Autori

  • Carmen Alvar Beltrán Universidad Politécnica de Valencia, España

DOI:

https://doi.org/10.7203/eutopias.0.18637

Parole chiave:

Christian Boltanski, oggetti trovati, memoria, installazione

Abstract

Gli oggetti attraversano divere fasi: l’uso, rifiuti e in casi minori diventano oggetti d’arte. Il riutilizzo di questi oggetti trovati dall’artista Christian Boltanski è un sintomo di combatere contro la morte attraverso la memoria. Secondo lui, anche se le persone scompaiono, qualcosa di loro rimane latente nei loro effetti personali. Nelle sue installazioni artistiche lavora sotto questo tema dando una seconda vita alle cose, sia fotografie di notizie di cronaca, archivi oppure come nelle sue opere che possono attivare di più l’attenzione, quelle fatte con abiti come presenza del corpo assente. Questo artista ci ricorda quelli spariti di chi i libri non parlano, che egli chiama “piccole memorie”, impiegando i segni così comune per noi che ci fa avere maggiore empatia con quelle storie.

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili.

Pubblicato

2016-12-27

Come citare

Alvar Beltrán, C. (2016). Christian Boltanski e la memoria degli oggetti. EU-topías, Rivista Di interculturalità, Communicazione E Studi Europei, 12, 5–12. https://doi.org/10.7203/eutopias.0.18637
Metriche
Viste/Downloads
  • Abstract
    705
  • PDF (Español)
    431

Fascicolo

Sezione

GRANDANGOLO

Metrics

Articoli simili

<< < 1 2 3 4 > >> 

Puoi anche Iniziare una ricerca avanzata di similarità per questo articolo.